Droga, la nuova frontiera delle dipendenze è il policonsumo
Congresso nazionale Società italiana patologie da dipendenza
Il policonsumo, ovvero l'assunzione simultanea o ravvicinata di più droghe, è la nuova frontiera delle dipendenze. L'allarme arriva dalla Società italiana patologie da dipendenza (Sipad) che, aprendo oggi a Roma il suo decimo congresso, ha rilanciato i numeri dell'Agenzia dell'Unione Europea per le Droghe e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui questa pratica contribuisce a 600.000 decessi evitabili ogni anno nel mondo, tra overdose, malattie correlate, incidenti, violenze e suicidi. Alcol, cannabis, cocaina ed ecstasy, non più singole dipendenze, ma combinazioni esplosive, dicono gli esperti. Un drink per iniziare la serata, una canna per rilassarsi, una riga di cocaina per ballare tutta la notte, magari una ecstasy per il gran finale: questa la nuova normalità del sabato sera di migliaia di giovani italiani, con effetti devastanti sul piano fisico, psicologico e sociale. Un altro dato preoccupante, spiega il presidente di Sipad, Claudio Leonardi, è l'aumento dei consumi nelle donne registrato a livello globale, in particolare per quanto riguarda farmaci oppiacei, sedativi e stimolanti assunti in assenza di prescrizione medica, per i quali le percentuali di donne consumatrici si avvicinano sempre più a quelle degli uomini (45-49% nelle donne verso 51-55% negli uomini). Così come, aggiunge Leonardi, anche il consumo di alcol appare estremamente diffuso nelle donne italiane. "Il policonsumo - conclude Leonardi - aumenta i rischi per la salute, diventa un mix letale e complica le modalità di intervento".
C.Park--SG