Carenza ferro, sviluppato integratore che raddoppia assorbimento
Nature Food, in Europa una donna su 5 soffre di carenza di ferro
Sviluppato un nuovo integratore per l'anemia da carenza di ferro, un problema diffuso a livello globale, basti pensare che in Europa una donna su cinque soffre di carenza di ferro. È il risultato di uno studio del Politecnico federale di Zurigo pubblicato su Nature Food. Secondo i primi test clinici il nuovo integratore di ferro ne raddoppia quasi l'assorbimento rispetto a quelli oggi in uso. Le carenza di ferro provoca stanchezza cronica, mal di testa persistente e indebolimento del sistema immunitario. Le donne in premenopausa hanno un fabbisogno di ferro particolarmente elevato, pari a 18 milligrammi al giorno. Il fabbisogno giornaliero per gli uomini è inferiore, pari a 11 milligrammi. Un gruppo di ricercatori guidato da Raffaele Mezzenga ha sviluppato un integratore alimentare in grado di trattare efficacemente questa carenza di ferro e l'anemia collegata. Il preparato è costituito da nanofibrille di proteine d'avena commestibili rivestite con nanoparticelle di ferro. Il nuovo composto di ferro non solo è facile da produrre, ma anche estremamente efficace: gli studi clinici effettuati sui pazienti hanno dimostrato che il ferro in esso contenuto viene assorbito dall'organismo quasi il doppio rispetto al ferro somministrato sotto forma di solfato di ferro, attualmente lo standard più utilizzato per l'integrazione di ferro. Il composto è stato somministrato a 52 donne di età compresa tra i 18 e i 45 anni che soffrivano di anemia da carenza di ferro. Il nuovo composto presenta ulteriori vantaggi: è insapore e incolore, il che significa che non altera in modo sostanziale il gusto o l'aspetto degli alimenti. Il solfato di ferro, al contrario, conferisce agli alimenti un retrogusto metallico.
G.Seong--SG