Confimprese, investitori strategici guidano M&A nel 2025
Resca: "Nel retail il mercato guarda oltre il semplice profitto"
Il mercato italiano dell'M&A nel mondo retail mostra segnali di ripresa nei primi nove mesi del 2025. Dopo il calo del 2024, l'analisi Retail & Finanza di PwC per Confimprese registra 295 operazioni nel consumer market, in lieve crescita rispetto alle 279 dell'anno precedente. A trainare il recupero non sono i fondi, ma gli investitori strategici, sempre più centrali nel retail e nell'hospitality. Le operazioni concluse da aziende industriali superano nettamente quelle dei fondi di private equity, ancora prudenti e focalizzati su exit di breve periodo. Nel retail, caratterizzato da cicli rapidi e forte circolazione di capitale, gli investitori strategici risultano più adatti a garantire continuità gestionale e progetti di sviluppo a lungo termine. Il fenomeno emerge anche dai nomi in movimento: Ovs (Goldenpoint, Kasanova), Armani, Prada, fino a Unibee con Ethos Group. Deal che confermano come la finanza industriale stia diventando decisiva per consolidare brand, ampliare mercati e integrare competenze. "L'aumento degli investitori strategici - commenta Mario Resca, presidente Confimprese - è il segnale che il mercato sta cercando benefici oltre al semplice profitto finanziario, come l'acquisizione di tecnologia o l'accesso a nuovi mercati". A differenza dei fondi, prosegue, un investitore strategico "è coinvolto nella gestione e nella crescita della società partecipata. Il suo obiettivo va oltre il profitto, integrando l'azienda nella propria strategia di business". Vivace anche il consolidamento nel grocery, nelle catene specializzate e nella ristorazione, con numerosi deal su format fast dining, lusso e turnaround (Cigierre, Rossopomodoro, Temakinho, La Capannina di Franceschi, Twiga). Nel fashion e nel lusso l'attività resta selettiva: i fondi guardano asset stabili, mentre gli operatori strategici si muovono su brand familiari e operazioni di rilancio, tra cui Goldenpoint, Gallo, Venice e Capri Holding. Il 2025 sembra dunque segnare il sorpasso dei corporate investor, una tendenza che potrebbe ridefinire gli equilibri del mercato M&A italiano riportando al centro la crescita industriale rispetto alla pura valorizzazione finanziaria.
U.Moon--SG