Mogol racconta Battisti per la lotta alla violenza di genere
Frimm festeggia 25 anni con un concerto per Croce Rossa Italiana
Oltre mille persone per ascoltare Mogol raccontare Battisti, mentre il 'sosia' del cantautore scomparso, Gianmarco Carroccia, interpretava le canzoni accompagnato dalla sua orchestra. Sono state quelle tra il pubblico di ieri sera all'Auditorium Parco della Musica, dove si è svolto il concerto "Sulle ali di un sogno: Mogol racconta Battisti", organizzato per il 25esimo anniversario di Frimm, a sostegno dell'impegno di Croce Rossa Italiana contro la violenza sulle donne. "Come azienda abbiamo sempre poggiato sui valori, che pensiamo diano continuità al nostro lavoro - ha spiegato il presidente di Frimm, Roberto Barbato -. Oltre che lavorare, pensare alla produttività, non abbiamo voluto perdere d'occhio le attività di beneficenza, di sport per i giovani. Pensiamo sia una cosa fondamentale e che così si integri l'azienda stessa con la comunità". Un modo di lavorare confermato dal vicepresidente, Vincenzo Vivo: "contrariamente a quelle che sono le abitudini degli agenti immobiliari, siamo nati per stare sempre vicino alle associazioni. Organizzare un evento con la Croce Rossa Italiana ci gratifica e siamo orgogliosi di stare vicino alle donne. D'altronde nel nostro settore le donne hanno un'incidenza quasi del 70%. Nel mio team sono il 60%, per noi quindi è un aspetto importante". L'evento ha pure l'obiettivo di "festeggiare i 300 mesi di successo di Frimm - ha ricordato l'amministratore delegato, Giuseppe Manzo - una realtà nata nel 2000 grazie alla volontà di un piccolo numero di soci fondatori e, poi, cresciuta grazie alla partecipazione in questi 25 anni di tanti professionisti, operatori del settore, azionisti, obbligazionisti, insomma tante persone che ci hanno regalato la loro fiducia. Frimm è sensibile a temi come la violenza di genere proprio perché vive sul territorio per via delle attività che svolge". Nello specifico, Croce Rossa Italiana "ha fatto una vera propria scelta di campo contro la violenza di genere - ha spiegato il presidente di Cri, Rosario Valastro -. Lo fa con la formazione dei volontari a riconoscere i cosiddetti eventi sentinella, con la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, contribuendo a quelle che sono le case protette dove vengono ospitate le donne e cercando di rafforzare tutti i progetti di inclusione lavorativa per loro. Perché grazie all'indipendenza lavorativa si può avere anche il coraggio di fare quel passo in più, al termine di una maturazione che passa per la consapevolezza che la violenza non è mai giustificabile". Celebrare questo impegno con un concerto del genere "ha una rilevanza enorme" per il vertice di Croce Rossa Italiana: "l'arte è una delle cose che caratterizza l'essere umano e il primo dei principi della Croce Rossa è l'umanità. Con il linguaggio dell'arte passano tanti messaggi e quello che noi facciamo passare stasera è uno di umanità e di ascolto, di attenzione".
I.Do--SG
