
Orchestra Sinfonica della Rai chiude stagione Ferrara Musica

Il 10 maggio diretta da Andrés Orozco-Estrada
Doppio appuntamento per Ferrara Musica sabato 10 maggio: alle 11,30 l'annuncio del nuovo cartellone per la stagione 2025/26 e alle 20,30, sempre al Teatro Comunale "Claudio Abbado", il concerto conclusivo della stagione in corso con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata dal suo direttore principale Andrés Orozco-Estrada. Uno dei più prestigiosi complessi sinfonici della scena internazionale assieme a una delle bacchette più interessanti della nuova generazione per un programma interamente dedicato a capolavori nati per i Ballets russes, la celebre compagnia di danza creata nel 1907 da Sergej Diaghilev: in cartellone il Prelude à L'apres-midi d'un faune di Claude Debussy, La boutique fantasque di Ottorino Respighi e Le sacre du printemps di Igor Stravinsky. Delicato, con i cimbali antichi che trillano sul finale, il Preludio di Debussy è una poesia eterea nata dalla contaminazione dell'artista con l'atmosfera culturale ottocentesca da cui trae ispirazione. Suddiviso in tre episodi, vede la sua centralità nel suono del flauto che caratterizza la composizione ispirata al poemetto di Mallarmé. Dopo Debussy, Orozco-Estrada proporrà il balletto La boutique fantasque di Respighi, tratto da quei Péchés de vieillesse scritti da Rossini per le serate del suo salotto parigino dopo essersi ritirato precocemente dalle scene. Chiude la serata La sagra della primavera di Stravinsky (proposta a Ferrara a 32 anni dalla sua prima esecuzione nel 1997, con Pierre Boulez sul podio dell'Orchestra della BBC). Profondamente legato al tema della natura, ma con suggestioni musicali molto lontane dal classicismo beethoveniano, il Sacre debuttò, il 29 maggio 1913, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi con la coreografia di Vaslav Nijinsky, rappresentazione che suscitò un vero e proprio 'scandalo', scatenando addirittura una rissa in sala. Le reazioni furono contraddittorie, tra chi, come Maurice Ravel, gridava al genio e chi se ne andava schifato da quel 'rumore'. La serata fu indimenticabile al punto da decretare la fine di un'epoca, l'archiviazione delle forme musicali romantiche e l'inizio della modernità in musica.
M.Yoo--SG