
Gasperini, non credo di poter garantire obiettivi

Il tecnico dell'Atalanta: 'Con club il confronto è su questo'
"Sarà molto difficile ripetersi, un traguardo apparentemente normale come raggiungere la Champions credo sia davvero molto complicato. E' su questo che dobbiamo confrontarci con la società: se dobbiamo mantenerci su questi livelli, non credo di essere più capace di garantirlo, anche perché ho la sensazione che alcuni giocatori importanti vadano via". Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, torna sul tema del rinnovo col club bergamasco. "Stavolta abbiamo messo in fila molte grandi. Io ero convinto di poter alzare l'asticella, solo l'Inter secondo me era più forte. Non so se abbassare l'asticella sarà accettato o meno, al di là dei contratti che sono l'ultima cosa a cui penso. Kolasinac è infortunato, Kossounou e Posch non sono ancora dell'Atalanta, Scalvini rientrerà dopo tempo di inattività come Scamacca, poi ci sono alcuni titolari che non è sicuro che restino. Basta essere chiari: gli obiettivi non sono scontati come appaiono", spiega Gasperini. C'è spazio anche per una battuta sulla coreografia della Curva Nord: "Quel mezzo striscione 'Gasperini vattene' prima di esporre 'a rinnovare il contratto' non è stato un bello scherzo. Se te lo dice tanta gente, allora è il momento di fare le valigie - ride Gasperini -. Il secondo tempo col Parma e la sconfitta hanno sciupato un po' il clima di festa, ma la gente s'è divertita lo stesso". Infine, sull'addio di Rafael Toloi: "Siamo emozionati perché sappiamo da tempo che perdiamo una grande persona di spogliatoio - chiude il tecnico -. E' stato l'esempio per la bravura in campo ma anche per l'appartenenza, è uno che fa proseliti. E' l'ultimo mohicano rimasto dal mio primo anno qui insieme a Francesco Rossi".
D.Sunwoo--SG