Non solo tremori, sfide Parkinson arrivano al cinema+++RPT
'Dialoghi con Mr. Parkinson' nelle sale il 29 e 30 novembre
(RIPETIZIONE CORRETTA NEL SOTTOTITOLO E NEL TESTO 10/A RIGA) Non riuscire a vestirsi (difficile per il 56% degli intervistati), a organizzare la giornata (56%), a coltivare una passione (40%), a fare un viaggio (40%) o semplicemente a dormire (37%). Sono questi, rileva un'indagine, i principali ostacoli per i malati di Parkinson, patologia neurodegenerativa che costringe oltre 300mila italiani a ripensare ogni giorno anche i gesti più semplici. Eppure il Parkinson è ancora sottovalutato e poco conosciuto: per 8 pazienti su 10 gli altri non conoscono appieno la malattia e per 6 su 10 ne sottovalutano l'impatto perfino gli amici. Per sensibilizzare sul tema, il 29 e 30 novembre (RPT, 29 E 30 NOVEMBRE) , in occasione della Giornata nazionale del Parkinson (29 novembre), arriva nei cinema italiani 'Dialoghi con Mr. Parkinson', il documentario - promosso dalla Confederazione Parkinson Italia con il patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Ets e il supporto non condizionante di Zambon - che porta in scena le storie di pazienti, caregiver e medici con l'obiettivo di raccontare la complessità della patologia, sfatando il luogo comune che la riduce a 'malattia del tremore'. "Fare una corretta informazione sul Parkinson è fondamentale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a richiedere il giusto supporto e a sentirsi meno soli", spiega Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia e tra i pazienti protagonisti del documentario. "L'informazione sul Parkinson rimane ancora insufficiente - aggiunge Rossella Balsamo, Medical Affairs & Regulatory di Zambon Italia e Svizzera -. Prima della diagnosi, infatti, quasi 8 pazienti su 10 dichiarano di sapere poco o nulla della malattia e oltre 6 su 10 si dicono sorpresi dalla varietà dei sintomi e dal loro impatto sulla vita quotidiana". Il tremore, infatti, non è la manifestazione più frequente del Parkinson, con un paziente su due che non trema mai o lo fa solo raramente. Prevalgono invece altri sintomi, motori e non motori, come la lentezza nei movimenti (presente nel 72% dei casi) la rigidità muscolare (62%), ma anche i disturbi del sonno (54%), i problemi alla voce (50%) e le ripercussioni sull'umore (44%). "A questa molteplicità della malattia deve corrispondere una gestione multidisciplinare che unisca diversi ambiti di cura - spiega Michele Tinazzi, professore ordinario di Neurologia, Università di Verona e direttore Uoc Neurologia B, Azienda Ospedaliera-Universitaria Integrata di Verona e presidente della Fondazione Limpe per il Parkinson Ets -. Il trattamento farmacologico deve essere integrato anche da un corretto stile di vita: un regolare esercizio fisico, una buona qualità del sonno e un'alimentazione equilibrata possono infatti aiutare le persone a convivere meglio con il Parkinson".
E.Jung--SG