
Borsa: Milano resta in forte calo con l'Europa, giù le banche

Milano e Francoforte perdono il 2%, male Mediolanum e Bper
I timori per la tenuta delle banche regionali Usa con riflessi sul settore del credito al consumo statunitense, insieme al ritorno delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino, hanno affossato prima le Borse asiatiche e poi i listini europei. I future sull'avvio di Wall street sono in ribasso di oltre un punto percentuale. Nel Vecchio continente i mercati azionari peggiori sono quelli di Milano e di Francoforte, che cedono attorno al 2% in un clima comunque molto variabile, seguiti da Londra e Amsterdam che perdono un punto percentuale e mezzo. In calo di circa l'1% Parigi e Madrid. Lo spread tra Btp e Bund resta stabile sugli 81 punti base dell'apertura, con l'euro calmo in rialzo dello 0,1% contro il dollaro a quota 1,17. Sempre di corsa l'oro che continua ad aggiornare i massimi storici che con il future a dicembre si è avvicinato ai 4.400 dollari l'oncia. Più tranquillo il settore dell'energia con il petrolio che prova a difendere quota 60 dollari al barile e il gas in leggero calo a 32 euro al Megawattora. In Piazza Affari tra i titoli principali il peggiore è Leonardo da tempo sull'ottovolante che segna un ribasso del 3,3%. Ma sono le banche soprattutto a pesare sul listino, con Azimut, Mediolanum e Bper in ribasso di tre punti percentuali. Mps cede il 2,7%, Unicredit il 2,6% e Intesa due punti percentuali. Nel paniere a elevata capitalizzazione prova a tenere Diasorin, che oscilla attorno alla parità.
A.Byun--SG