
'Voli ed energia al top dei rincari da invasione Ucraina'

Unc stila la classifica degli aumenti tra giugno 2021 e 2025
Sul podio i voli europei, i voli nazionali e l'olio d'oliva. Seguiti dal burro e l'energia elettrica del mercato libero. Sono queste le voci che guidano la classifica dei rincari degli ultimi quattro anni, dal giugno 2021 al giugno 2025. E' quanto emerge da un'analisi dell'Unione Nazionale Consumatori che ha elaborato i dati Istat per stilare la classifica dei maggiori aumenti rispetto al periodo pre-crisi, ossia che si sono verificati dopo l'invasione dell'Ucraina avvenuta nel febbraio 2022. Da allora, spiega l'associazione, si sono alternati in testa ai rialzi svariati prodotti, dall'energia elettrica del mercato libero ai voli nazionali, dallo zucchero all'olio diverso da quello di oliva, per via del balzo dell'olio di girasole. Ne emerge che, dopo i vari saliscendi, alcuni vincono la classifica di questi anni di incrementi astronomici, mentre altri si sono ridimensionati. Per fare un confronto omogeneo, che tenesse conto della stagionalità, considerando anche che l'energia ha iniziato la sua corsa nel luglio del 2021, la base di partenza è quella dei prezzi del giugno 2021. Ebbene, in 4 anni, dal giugno 2021 al giugno 2025, a fronte di un'inflazione generale del 17,8%, ci sono alcune voci che sono più che raddoppiate di prezzo. In particolare, in testa alla classifica ci sono i voli europei che rispetto a giugno del 2021 decollano del 156,5%. Medaglia d'argento per i voli nazionali, che se sono volati su giugno 2024 del 38,7% (cfr. tabella n. 3), rispetto a 4 anni fa si impennano addirittura del 124,9%. Sul gradino più basso del podio l'olio di oliva che ora costa il 59,5% in più. Chiudono la classifica con gli aumenti più contenuti pere, molluschi freschi e patatine fritte, saliti tutti di circa il 28%.
Z.Jin--SG