
I consumi di tonno in scatola in calo del 4% a volume nel 2024

Ancit, confezioni -0,6%, produzione -2,2%, esportazioni +1,5%
Vendite in calo del 4% per il tonno in scatola nel 2024 in Italia. Lo rende noto l'Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare) che ricorda il calo dell'1% certificato dall'Istat per l'intero settore alimentare. Tra le cause del passo indietro Ancit indica "l'inflazione e la riduzione del potere di acquisto degli italiani". Un calo, quello del tonno in scatola, che interessa soprattutto i volumi, in quanto le confezioni effettivamente vendute sono diminuite solo dello 0,6%. In pratica ogni italiano in tutto il 2024 ha consumato in media 2,36 Kg di tonno in scatola. In ribasso anche la produzione nazionale, scesa del 2,2% a 72mila tonnellate, stabili invece le importazioni a 98mila tonnellate. "Veniamo da anni non facili - commenta il presidente di Ancit Giovanni Battista Valsecchi - a causa di inflazione e caro prezzi". "I consumi - osserva - si stanno assestando, ma stiamo ancora cercando un punto di caduta post pandemia, che è stato ritardato dal fenomeno inflattivo e dalla diminuzione della capacità di acquisto del consumatore". In ogni caso, secondo Valsecchi "i consumatori continuano ad apprezzare e a riporre fiducia nelle conserve ittiche". "Ne sono la prova - conclude - quegli italiani che lo portano in tavola almeno una volta a settimana e che ne hanno incrementato il consumo negli ultimi 3 anni". Il valore di mercato del tonno in scatola è cresciuto nel 2024 dell'1,5% a 1,65 miliardi e rappresenta quasi il 70% del valore totale del settore delle conserve ittiche. Nel 2024 le esportazioni di tonno in scatola sono cresciute del 9,57% a 30.600 tonnellate, prevalentemente verso i paesi Ue, in primis Germania, Grecia, Croazia, Romania, Slovenia, Polonia, Ungheria e Austria, ma anche versi alcuni paesi terzi.
D.Choi--SG